13-04-2020
di Cecilia Biondi
di Cecilia Biondi
Sospiro di sollievo per le cartolerie e le librerie d’Italia con la pubblicazione del Decreto del presidente del consiglio dei ministri del 10 aprile 2020, che consente la riapertura di cartolerie e librerie (Commercio di carta, cartone e articoli di cartoleria e Commercio al dettaglio di libri, nell’allegato al decreto), sebbene nel rispetto assoluto delle misure di distanziamento personale e protezione individuale.
Giusto il tempo di cantare vittoria anche dalle parti di chi scrive, prima che arrivasse l’ordinanza della Regione Lombardia, che ne ordina invece la chiusura fino al 3 maggio. Della stessa opinione anche le regioni Piemonte, Emilia Romagna e Campania.
Questo il testo della nota emessa l’11 aprile dalla Regione Lombardia:
“Il Presidente Fontana ha firmato la nuova ordinanza n. 528 dell’11 aprile 2020 che prevede misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 (in allegato in fondo alla pagina).
Di seguito le misure previste dall’Ordinanza regionale n. 528 dell’11 aprile 2020, valide dal 14 aprile fino al 3 maggio 2020. Il mancato rispetto delle misure di cui alla presente Ordinanza è sanzionato, secondo quanto previsto dall’art. 4 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19.
Resta salvo, per gli aspetti non diversamente disciplinati dall’Ordinanza, quanto previsto dalle misure adottate con il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) del 10 aprile 2020, allegato in fondo alla pagina, con le misure in vigore dal 14 aprile fino al 3 maggio 2020. Il provvedimento prevede la proroga delle misure già in vigore con alcune novità, tra cui l’apertura di librerie e cartolerie.
Tuttavia, in base all'Ordinanza regionale n. 528 dell'11 aprile 2020, libri, articoli di carta, cartone, articoli di cartoleria e forniture per ufficio possono essere venduti esclusivamente negli ipermercati e nei supermercati oppure tramite la vendita via internet, corrispondenza, telefono, televisione e radio”.
Da un lato è una buona notizia rispetto ai giorni scorsi, con le corsie dei supermercati tristemente sbarrate da nastri di plastica neppure fossero luoghi legati ad atti criminosi, situazione fortunatamente risolta dopo la cosiddetta "battaglia del pennarello", dall’altro rende ancora più difficile la situazione di cartolerie e librerie nei territori delle regioni che ancora non ne consentono l'apertura.
A queste si apre solo la possibilità di organizzare, al più presto, un buon servizio di vendita on line, sia per contribuire a superare questo difficile periodo, sia per resistere ad una concorrenza da parte della GDO che certamente non risulta meno pesante solo perché non direttamente voluta.
Se però posso far cominciare una statistica dal mio immediato vicinato, sia la cartoleria che la libreria di mia stretta fiducia hanno da tempo offerto tale servizio sui loro canali (e a questi si aggiungono per fortuna diverse altre realtà sia in Lombardia che in altre regioni d’Italia), dimostrando capacità di reazione e solidità di relazione verso i propri clienti.
Come dice il nostro amico Furio Ceciliato nel suo post del 10 aprile, i prodotti di cancelleria si possono comprare sì “buttando i pennarelli nel carrello”, ma nel nostro rapporto con cartolerie e librerie c’è qualcosa che oggi abbiamo riconosciuto "essenziale", anche è rimasto fuori dai decreti ministeriali e solo ora, con il nostro aiuto, potrà cominciare il suo percorso verso la ripartenza.
Giusto il tempo di cantare vittoria anche dalle parti di chi scrive, prima che arrivasse l’ordinanza della Regione Lombardia, che ne ordina invece la chiusura fino al 3 maggio. Della stessa opinione anche le regioni Piemonte, Emilia Romagna e Campania.
Questo il testo della nota emessa l’11 aprile dalla Regione Lombardia:
“Il Presidente Fontana ha firmato la nuova ordinanza n. 528 dell’11 aprile 2020 che prevede misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 (in allegato in fondo alla pagina).
Di seguito le misure previste dall’Ordinanza regionale n. 528 dell’11 aprile 2020, valide dal 14 aprile fino al 3 maggio 2020. Il mancato rispetto delle misure di cui alla presente Ordinanza è sanzionato, secondo quanto previsto dall’art. 4 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19.
Resta salvo, per gli aspetti non diversamente disciplinati dall’Ordinanza, quanto previsto dalle misure adottate con il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) del 10 aprile 2020, allegato in fondo alla pagina, con le misure in vigore dal 14 aprile fino al 3 maggio 2020. Il provvedimento prevede la proroga delle misure già in vigore con alcune novità, tra cui l’apertura di librerie e cartolerie.
Tuttavia, in base all'Ordinanza regionale n. 528 dell'11 aprile 2020, libri, articoli di carta, cartone, articoli di cartoleria e forniture per ufficio possono essere venduti esclusivamente negli ipermercati e nei supermercati oppure tramite la vendita via internet, corrispondenza, telefono, televisione e radio”.
Da un lato è una buona notizia rispetto ai giorni scorsi, con le corsie dei supermercati tristemente sbarrate da nastri di plastica neppure fossero luoghi legati ad atti criminosi, situazione fortunatamente risolta dopo la cosiddetta "battaglia del pennarello", dall’altro rende ancora più difficile la situazione di cartolerie e librerie nei territori delle regioni che ancora non ne consentono l'apertura.
A queste si apre solo la possibilità di organizzare, al più presto, un buon servizio di vendita on line, sia per contribuire a superare questo difficile periodo, sia per resistere ad una concorrenza da parte della GDO che certamente non risulta meno pesante solo perché non direttamente voluta.
Se però posso far cominciare una statistica dal mio immediato vicinato, sia la cartoleria che la libreria di mia stretta fiducia hanno da tempo offerto tale servizio sui loro canali (e a questi si aggiungono per fortuna diverse altre realtà sia in Lombardia che in altre regioni d’Italia), dimostrando capacità di reazione e solidità di relazione verso i propri clienti.
Come dice il nostro amico Furio Ceciliato nel suo post del 10 aprile, i prodotti di cancelleria si possono comprare sì “buttando i pennarelli nel carrello”, ma nel nostro rapporto con cartolerie e librerie c’è qualcosa che oggi abbiamo riconosciuto "essenziale", anche è rimasto fuori dai decreti ministeriali e solo ora, con il nostro aiuto, potrà cominciare il suo percorso verso la ripartenza.